19 aprile 2020
La mano che ci rialza sempre

La misericordia di Dio è “la mano che ci rialza sempre” ha detto Papa Francesco durante la Santa Messa celebrata nella Domenica dedicata alla Divina Misericordia (19 aprile) nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, che vent’anni fa San Giovanni Paoli II ha dedicato a questo culto (cfr. divinamisericordia.it). Cfr. l’omelia intera del Pontefice: Vatican.

 

La Festa della Divina Misericordia è stata istituita da Papa Giovanni Paolo II nel giorno della canonizzazione di suor Faustina Kowalska (il 30 aprile del 2000). Cfr. l’omelia del Papa Wojtyła: Vatican.

 

Suor Faustina (Helena) Kowalska nacque il 25 agosto 1905 nel villaggio di Głogowiec in Polonia, terza di dieci figli di una coppia di contadini. Lasciata la casa paterna a 16 anni, lavorò come donna di servizio in alcune famiglie finché, nell’agosto 1925, non entrò nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia a Varsavia; con la vestizione religiosa, assunse il nome di suor Maria Faustina. Impegnata nei più umili servizi in varie case della sua Congregazione, non lasciava trasparire nulla delle straordinarie comunicazioni divine che andava registrando nei suoi diari, cercando invece di vivere strettamente unita alla volontà di Dio e confidando nella sua misericordia. Malata di tubercolosi, morì il 5 ottobre 1938 nel convento di Cracovia-Łagiewniki, a 33 anni (cfr. www.santiebeati.it).

 

Coroncina alla Divina Misericordia (brano dal Diario di Santa Faustina, II Quaderno, n° 474 a 476): Mentre pregavo così vidi l’impotenza dell’Angelo che non poté compiere la giusta punizione, che era giustamente dovuta per i peccati. Non avevo ancora mai pregato con una tale potenza interiore come allora. Le parole con le quali ho supplicato Dio sono le seguenti: «Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo, per i peccati nostri e del mondo intero; per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi». La mattina del giorno dopo, mentre entravo nella nostra cappella, udii interiormente queste parole: «Ogni volta che entri nella cappella, recita subito la preghiera che ti ho insegnato ieri». Appena recitai quella preghiera, udii nell’anima queste parole: «Questa preghiera serve a placare la Mia ira. La reciterai per nove giorni con la comune corona del rosario nel modo seguente: prima reciterai il Padre Nostro, l’Ave Maria ed il Credo; poi sui grani del Padre Nostro, dirai le parole seguenti: “Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero”. Sui grani delle Ave Maria reciterai le parole seguenti: “Per la Sua dolorosa Passione abbi misericordia di noi e del mondo intero”. Infine reciterai tre volte queste parole: “Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà di noi e del mondo intero.”».

 

Indietro
Powrót do góry